Parlare di canottaggio a sedile a fisso a Genova vuol dire doversi scontrare con le sue profonde radici storiche di repubblica marinara, imbarcazioni tipiche, rivalità tra rioni che a partire dal 1955 hanno ispirato la creazione di una gara con i tipici gozzetti alla ligure, sostituiti negli anni ’80 dallo scafo gozzo nazionale, in cui i 12 rioni di Genova, da Voltri fino a Santo Ilario-Capolungo, si sfidavano sulla distanza del miglio marino a colpi di remi con 3 giri di boa. A terra, il mozzo di arrampicata – di solito un ginnasta – doveva prendere la bandierina dell’equipaggio che spiaggiava al termine della disfida ed issare su di un castello prima degli altri il vessillo.
Canottaggio ma anche tradizione che – a partire dal 2009 – ha visto i canotti come veri protagonisti della competizione, piazzando 4 vittorie in 5 anni (2010, 2012, 2013 e 2014) intervallati da 2 terzi posti (2009 e 2011).
La storia del palio (dal sito del comune di Genova)
Il 29 giugno (o la domenica più vicina a tale data) Genova festeggia un Santo tradizionalmente legato al mare: il “Santo pescatore” Pietro, al quale del resto è dedicata la Chiesa che sovrasta la zona della Foce dove il torrente Bisagno raggiunge il mare.
La zona della Foce e Corso Italia accolgono la tradizionale Fiera di San Pietro, nella quale un insieme multicolore di centinaia e centinaia di bancarelle propone merci varie, oggettistica, dolciumi, curiosità e attrazioni.
La Fiera di San Pietro inizia già nel pomeriggio del sabato e prosegue poi nell’intera giornata di domenica finchè, alle ore 23.30, l’orizzonte marino davanti ai Giardini Govi in zona Foce diventa eccezionale sfondo al tradizionale e sempre più emozionante spettacolo pirotecnico.
Fino al 2015, l’area della Foce ospitava il tradizionale Palio Marinaro Genovese di San Pietro. Dal 2016, il Palio si tiene presso la Spiaggia di Sturla – Via del Tritone.
Questo Palio nacque nel 1955, proprio come la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare italiane, prendendo spunto dalle abituali “corse “che i pescatori facevano affinchè le loro barche arrivassero prima di altre alla spiaggia e loro potessero così vendere prima di altri il pescato.
Per il Palio marinaro di San Pietro, a gareggiare nello specchio acqueo antistante i bagni San Nazaro, sono i gozzi in vetroresina dei “rioni” genovesi (Voltri, Sestri Ponente, Foce, Sturla-Vernazzola, Quinto, Nervi e S.Ilario/Capoluogo), su ognuno dei quali prendono posto quattro vogatori e un timoniere. Il campo di gara sulla distanza di 1 miglio marino è articolato in 6 giri di boa.
Con l’edizione 2009 il Palio ha recuperato anche l’emozionante “arrampicata dei mozzi”: a conclusione della gara in mare e giunti i gozzi sul bagnasciuga, il mozzo di ciascuna imbarcazione deve correre verso il “castello” del proprio rione, arrampicarsi fino alla cima e sistemarci il gagliardetto del rione d’appartenenza; per cui vincerà il Palio il rione che, col proprio mozzo, riuscirà per primo nella difficile impresa.
All’equipaggio vincitore viene consegnata come trofeo la riproduzione di un antico batacchio del portale nord del Palazzo del Principe, raffigurante Nettuno.